Con l’immedesimazione uomo-robot ci siamo cresciuti, a partire dai cartoni animati passando per gli scontri tra Alien e Sigourney Weaver. Un dettaglio che magari non emerge subito è che il dolore fisco, ai limiti della tortura, è un elemento centrale di questo rapporto, vedi la cabina di comando del Mazinga di turno che diventava rosso fuoco alla terza roncolata spaziale, con il pilota del veicolo robotico a patire come un dannato. Bill Vorn e Louis-Philippe Demer partono proprio da qui, da un rapporto “infernale” tra uomo e macchina per quella che sarà una delle attrazioni principali dell’edizione 2015 di Digital Life: una schiera di esoscheletri robotici indossabili dal pubblico, programmati per infliggere dei “movimenti-punizioni”. Da segnalare anche le sculture cinetiche di Samuel St-Aubin che riflettono sulla relazione tra imprevedibilità e controllo della natura

l’installazione luminosa si Alexandra Dementieva che parte da un’analisi tramite feed RSS delle parole in rete maggiormente associate ai concetti di paura e desiderio; i ritratti digitali modificabili soffiando in un telefono di Jean Dubois e gli Idrofoni di Piero Pirelli. Per la due giorni di inaugurazione, il 9 e il 10 ottobre, previsto un interessante programma di performance live.

NICOLA GERUNDINO

PROGRAMMA DELLE PERFORMANCE

9 – 10 ottobre
h 22:00
MYRIAM BLEAU
Soft Revolvers
€ 10

9 ottobre h 20:30 alle 23:00
10 ottobre dalle h 16:00 alle 23:00
LOUIS-PHILIPPE DEMERS
The Blind Robot
€ 10

9 – 10 ottobre dalle h 20:30 alle 23:00
BILL VORN | LOUIS-PHILIPPE DEMERS
Inferno
€ 10