Questo è un pezzo di 700 battute: numero insufficiente già solo per elencare le collaborazioni di Marc Ribot, figuriamoci per raccontare un uomo e una storia che avrebbero bisogno di più tomi. Basta che Marc imbracci la chitarra e la accarezzi con quel suo tocco, unico al mondo, in grado di squarciarti l’anima. A Padova il più grande chitarrista vivente (perché ogni tanto le cose van dette pure pane al pane, ovvero esagerando), sulle cui corde scorre ancora il sogno di un punk-jazz combattente che avrebbe voluto cambiare il mondo. E ce l’ha fatta: “Una mattina mi son svegliato…”. Con il progetto “Songs of RESISTance”, Marc Ribot le canta, a suo modo, all’america suprematista di Donald Trump. A Padova, un gigante tra i giganti, sarà accompagnato da Jay Rodriguez (sax, flauto), Brad Jones (basso), il picchiatore Ches Smith (batteria) e Reinaldo de Jesus (percussioni).