Una festa, una rievocazione, un’invasione. È tutto questo il nuovo lavoro di Jan Fabre, uno spettacolo “monstre” di 24 ore, durante le quali dalle vette olimpiche della tragedia greca torneranno i personaggi che hanno dato la nascita al teatro: Prometeo stretto in catene per aver sottratto il fuoco agli dei, Edipo coi suoi occhi colpevoli di essersi posati sulla nudità della madre, Antigone che sfida la legge in nome dell’affetto familiare, Medea e la sua inaudita vendetta, e tutti gli altri.
Quasi un viaggio verso le origini del teatro, quello proposto da Fabre, una sfida titanica del tutto opposta a quella di Castellucci, che torna alle origini del suo successo artistico riproponendo per frammenti – all’interno delle Terme di Diocleziano – quel Giulio Cesare che lo ha consacrato tra i registi più importanti del nostro tempo.
Scritto da Simone Giorgi