Negli anni 90 c’erano i Lycia a dar forma alla wave più nera (i dischi li fanno ancora, ma la nostalgia per ciò che è andato vince sempre), negli Anni Dieci il nome è uno: Tropic Of Cancer. Che invece di sovrapporre feedback di chitarre fino a creare un senso di magniloquenza reiterata, lavorano su tagli asciutti, droni ed isolazionismo latente. Dico “lavorano” perché il nuovo album in uscita (su Blackest Ever Black) altro non è che la summa di vecchi singoli rimessi a nuovo, quando cioè la sigla Tropic Of Cancer era composta da Camella Lobo e Juan Mendez aka Silent Servant (erano sposati, poi lui ha mollato il progetto). Ora rimane solo la polvere. Bellissima polvere.
Scritto da Kyösti Våiniø