Xing presenta negli spazi aperti del Lungo Reno del Quartiere Barca 46, la nuova performance di Mårten Spångberg, coreografo immateriale e teorico della coreografia espansa, che inaugurerà la stagione autunnale di Xing. Matteo Castro, musicista e collettore della ricerca musicale più radicale, creerà per questa occasione uno spazio originale di percezione sonora.
46 è una ricerca sull’esistenza della danza. Danzare significa qui essere danzati da una danza che ha una sua esistenza propria, concedendole una soggettività e una articolazione autonome. Avvicinarsi o prendersi cura di una tale danza richiede una nuova mentalità e l’apertura a possibili forme alterate di esperienza. Sintonizzando la propria ricerca coreografica con il realismo speculativo, Spangberg si è avvicinato in questi anni a un’idea di danza capace di eccedere la percezione antropocentrica della vita. Una foglia che cade o un corpo che danza, sono movimenti autonomi, circolano senza appartenere. Immerso assieme ai presenti in un luogo altro e liminale, Mårten Spångberg esplora ed abita il confine crollato tra il sè e l’ambiente, cercando di aprire un’esperienza estetica in relazione al non-umano, o meglio, al non-ancora-umano, accennando a un nuovo paesaggio alieno, dominato dal non chiaro, il vago, l’indeterminato e l’imprevedibile.
Scritto da L.R.