C’è chi, per via del connubio con le gioie e i dolori, associa i motori alle donne. Ma non lui, non Danilo Plessow, che magari alle donne ci pensa pure ma a pistoni, cilindri e compagnia bella – tra i quali è cresciuto nella natia Stoccarda – preferisce collegare l’idea di città, come la lontana, ma mai così vicina, Detroit. Città che nel corso degli anni ha sfornato macchine con la stessa facilità di jazz, soul e musica elettronica. Perché la passione per il suono ce l’hai o non ce l’hai, non c’è niente da fare, e questo condiziona la concezione di ogni aspetto della tua vita. Come la necessità di rendere la musica reale, nel senso tattile della cosa, crescendo con una batteria come miglior amico e collezionando vinili. E da qui a mettere le mani su MPC e altri aggeggi analogici è un attimo. MCDE è uno di quelli che mette tutti d’accordo: la serie “Raw Cuts” ha fatto storia, con gemme che racchiudere nel solo filone deep, per quanto raffinato, è da stolti, e i suoi dj set sono perle rare in cui funk, disco e house vecchia maniera si fondono e ti entrano dentro. Cose belle insomma, di quelle che il giorno dopo ti fanno alzare e pensare “Cazzo, come mi sono divertito ieri sera!”. Il motore è caldo, mettetevi comodi e godetevi il viaggio.