Immaginatevi un novembre freddo e piovoso. Un paio di Air Max. Due piedi che si alternano l’un l’altro sotto il suolo bagnato di un sobborgo Londinese. Una camminata nevrotica e incessante: quella che solo una metropoli ti può regalare, scandita da suoni che rimandano alla dubstep, quella che ci faceva danzare quasi genuflessi davanti alle casse. Beneath, ci dona laser e quei suoni, che si mischiano a un Uk­ funky oscurato, bassline
pesanti che rimandano ai fumi di Londra, alla sua nebbia fatta di continui meltin’ pot.

Il producer di Sheffield, cresciuto a dubstep e underground, è uscito anche su Pan Records, etichetta di Bill Kouligas, portando sempre avanti il suo background, fondendolo con ciò che è e con ciò che sarà. Le sue influenze sono chiare e il ragazzo non se ne mai voluto distaccare, portandole nelle sue produzioni senza timore, anzi, disegnando proprio la sua anima. Accantonate le ansie e il vostro bicchiere di whisky: il 12 novembre portate le vostre sneakers da Städlin.

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