Ma chi lo ha detto che tutto è nato o finito nel 1992? In quegli anni fatti di tangenti, di vallette che la davano a destra e a manca per andare in tv, di compilation in cassetta e di chitarre parecchio incazzate, le cose funzionavano eccome. Nuovo album uscito dopo sedici anni di silenzio, I Wasn’t Born to Lose You degli Swervedriver – oxfordiani col viziaccio di schitarrare guardandosi le scarpe – è proprio questo: un felice e non malinconico ritorno al passato. Scritto, suonato, prodotto, registrato e ascoltato come fosse uscito nel 1991, quando la band usciva per la Creation Records e piaceva un bel po’ anche negli Stati Uniti. Stesso discorso, dicono i fortunati che hanno già toccato con mano, anche nei live. Questi ventiquattro anni, in fondo, non sono mai passati.
Scritto da Matthew Le Tissier