Tra i motivi per cui da un po’ amiamo incodizionatamente il Canada non c’è solo l’illuminata politica sulle droghe leggere, ma pure la valanga di notevole musica “indipendente” che il Paese ha sfornato negli ultimi anni. Dai Suuns ai BADBADNOTGOOD, passando per METZ e Ought, l’arco costituzionale predilige post punk, rumore e sperimentazione.

È esattamente in questo solco che si inseriscono i Whimm: da Toronto, formazione “perfetta” a tre, il loro esordio del 2017, “A Stare Ajar”, era un concentrato di tensione, chitarre deraglianti e atmosfere scure che riportano alla mente (anche) la Chicago più inquieta dei Disappears. Sulla stessa linea nerissima, abbracciando talvolta una sorta di dark country minimale e stregato, si muove il successivo EP “Not My Kind”. Mood da party noir vagamente ancestrale, che avrebbe fatto sentire a suo agio pure Christa Paffgen.