Gli artisti italiani di certo non mancano nella scuderia della Lorcan – si annoverano, ad esempio, Ontani, Prini, Ruffo, Masbedo – è una rarità, però, vederne tre assieme in un unica collettiva. Tre romani, come se la galleria avesse deciso di omaggiare la città nel cui centro storico ha sede da tanti anni, testimoniando la fertilità e una certa dinamicità del terreno contemporaneo cittadino. Tre romani, o forse due e mezzo, perché i natali di Marco Palmieri dicono Tulsa (Stati Uniti), ma la residenza è capitolina. Assieme ai suoi disegni dal tratto semplice e leggero, ci saranno le scie di colore di Gianni Politi e le creature onirico-esoteriche di Emiliano Maggi. Esporranno per la prima volta all’interno di una stessa mostra, motivo in più per presenziare.