Cosa sta accadendo al mondo intorno a noi, e a noi in quanto esseri umani? Che significati acquisirà in futuro il verbo «incontrarsi»? Cosa vuol dire essere teatranti in tempi di distanziamento sociale? Che ruolo dovremo attribuire a questa esperienza per il futuro? È possibile, dalla manciata di metri quadri in cui sono costrette le nostre vite, immaginare la società futura?
Queste le riflessioni al centro di Lapsus Urbano // Il primo giorno possibile, scritto dalla compagnia Kepler-452 tra le mura della quarantena e pensato nei giorni in cui il «fuori» sembrava un luogo lontano e utopico, per un gruppo di quaranta spettatori: il pubblico si ritroverà insieme in uno spazio urbano aperto, ed ascolterà in cuffia una lettera dal passato che arriva al presente che stiamo vivendo. Gli spettatori saranno chiamati a misurare il loro presente reagendo alle domande poste nelle cuffie, a guardarsi in faccia, a contarsi, a prendere posizione o a emozionarsi di fronte all’evocazione del mondo utopico del dopo epidemia.
Una sfida, quella della compagnia bolognese, per raccontare e custodire la memoria del presente, attraverso la lente di un momento storico di isolamento e privazione, che richiede di essere riconosciuto come un momento collettivo.
Lo spettacolo è gratuito con prenotazione obbligatoria: biglietteria.teatri@renogalliera.it
DATE E ORARI:
da sabato 20 a domenica 21 giugno ore 19- 21-23 in Piazza Maggiore a Bologna / nell’ambito di Agorà e Bologna Estate
Scritto da L.R.