“Slowly we rot”. Uno sguardo oltrecortina attraverso il lavoro dei tre artisti coinvolti in questa collettiva alla Galleria del Cembalo. La pittrice Rozalija Rabinovič, una delle interpreti meno note della propaganda sovietica, con la sua celebrazione tout court della grande madre Russia. Sergei Vasiliev e le sue famose istantanee ai tatuaggi dei carcerati racchiuse nei libri “Russian Criminal Tattoo” (e dipinte sulla pelle di molti hipster locali). E il terzo, Danila Tkachenko, fotografo nato lo stesso anno della caduta del muro di Berlino, che rappresenta il dopo tutto, quando nella tundra imbiancata rimangono solo rovine della gloria ideologica che fu.
Scritto da Shinobu Hosokawa