Edward Hall ci ha spiegato ne “La dimensione nascosta”, come gesti, attitudini e comunicazione siano influenzati dalla distanza spaziale tra le persone. Nikolaus Gansterer e Monika Grzymala vivono vicino a Berlino, ma non si conoscono fino a quando si incontrano all’Albertina Museum di Vienna. A Roma, la sintonia di visioni e comportamenti artistici simili si trasformano in un’indagine di distanze e relazioni spaziali all’interno della Galleria MarieLaure, nella quale i due mescolano le proprie arti in in una doppia personale. Disegno, pensiero ed azione dell’austriaco formano - deformano - le linee di collegamento tra cultura e scienza, producendo diagrammi e grafici su lavagne, tavoli da laboratorio e lastre di vetro. Grandi fasci di nastro adesivo, stesi o avviluppati, invece, creano – cancellano - lo spazio, in un processo performativo dell’oggetto, che è alla base dell’opera dell’artista polacca. Una mappatura decodificata del luogo, per non perdervi nella quarta dimensione prossemica.
Scritto da Emiliano Zandri