C’era una volta un ragazzo di Brooklyn che lavorava tutto il giorno in un negozio di riparazioni audio/synth a Manhattan (The Analog Lab), e si divertiva a produrre dei pezzi. Un giorno la sua amica Lena, gli chiese di suonare a un party e di trovare un nome da scrivere sul flyer, la leggenda parla di una scritta su di una busta di cartone: Terekke, era perfetto. Finita? No, perché per ogni storia che si rispetti, ci vuole sempre un colpo di scena, quello in cui di solito si presentano i cattivi. Qui invece no, arriva la chiamata di Ron Morelli e quindi, l’uscita su LIES per il più scontato dei finali, dove vissero tutti felici e contenti, anche noi che ce lo sentiremo a Nul. Life in plastic, it’s fantastic!
Scritto da Alessandro Morana