La mite comparve per la prima volta nel novembre 1876 sulle pagine della rivista Diario di uno scrittore – scrive Serena Vitale che ha recentemente curato la vertiginosa traduzione di questo racconto di una catastrofe. “Immaginate un uomo la cui moglie, suicidatasi alcune ore prima gettandosi dalla finestra, sia stesa davanti a lui su un tavolo” scrive Dostoevskij nel presentare ai lettori questo racconto perfetto, che di quell’uomo restituisce, con stenografica precisione, il soliloquio delirante e sconnesso, tutto esitazioni, ripetizioni, contraddizioni, pause, balbettii, ripensamenti.
di Fëdor Dostoevskij
con Gianluca Guidotti e Enrica Sangiovanni
partitura musicale Patrizio Barontini
violoncello Francesco Canfailla
Scritto da L.R.