C’è un fiore rosso in una delle lettere fotografate da Akram Zaatari, giallo in un’altra, frammenti di vita ed affetto tra amici e parenti in luoghi di guerra. Zaatari è un architetto-artista libanese e vive a Beirut, città che resiste alle rovine. Zaatari è anche città della Giordania, in cui permane il più grande campo di rifugiati siriani, gente che resiste alle rovine. L’archeologia, metafora frammentata di collegamento al passato, la fotografia e la documentazione di immagini sono gli strumenti che l’artista utilizza per ricucire i pezzi e le persone, per riappropriarsi di un’identità e della storia e per indagarne le sfumature tra versioni ufficiali ed esperienze vissute. Due i video per l’appuntamento due di Fragments: In This House e Letter to a Refusing Pilot. L’arte diventa fiore tra la macerie.
Scritto da Emiliano Zandri