Sole, lune, civette, occhi e mani, cornucopie e angeli che soffiano, carte da gioco e segni zodiacali, gatti e clessidre. Non sto giocando al mercante in fiera, ma, pensate questi elementi su un piatto, e il pensiero è immediato: si tratta di Fornasetti.

Per la prima volta dal 1968 al Fornasetti Store di corso Matteotti, il figlio Barnaba ha deciso di riunire tutte le edizioni dei preziosi piatti/calendario fino ad oggi. Il 49esimo piatto a edizione limitata – con una tiratura di 700 esemplari – è presentato insieme ai suoi predecessori, tra cui il primo, ideato da Piero Fornasetti sotto un consiglio di un amico, un altro personaggio milanese che nel design ha un nome “abbastanza” conosciuto, Gio Ponti. Negli anni ’40 Ponti chiese a Fornasetti di fare un piccolo libro/soprammobile, un annuario, come voleva la moda del tempo, da regalare agli amici stretti e ai clienti. E Fornasetti creò il piatto calendario, tipicamente nello stile dell’atelier e poi diventato marchio di fabbrica. Dalla scomparsa del padre, nel 1988, Barnaba ha continuato a crearne uno all’anno.