Brigitte e Paula sono due operaie, due donne che sperano di migliorare la propria condizione di vita grazie all’Amore, l’unica cosa che possa dare un senso alla loro esistenza. Convinte che la felicità e il benessere possa arrivare solo grazie ad un uomo, scopriranno presto quanto sia difficile sfuggire al proprio destino che, come in una catena di montaggio, le porta inesorabilmente verso una sorte già segnata.
Come un moderno Thomas Bernhard, ma con uno sguardo femminile, Elfriede Jalinek (premio Nobel per la letteratura nel 2004) è stata definita una “inarrestabile trituratrice di realtà” che si scaglia contro le ipocrisie del suo paese, l’Austria, ma anche dell’Occidente, prendendosela in particolare contro consumismo, convenzioni sociali e il maschilismo imperante nella società.
Teatrino Giullare, compagnia fondata e diretta dagli attori e registi Giulia Dall’Ongaro ed Enrico Deotti, è da sempre attento alla drammaturgia contemporanea e può qui giocare con un linguaggio provocatorio, spesso paradossale e a tratti irresistibilmente comico, in un allestimento dalle sorprendenti soluzioni sceniche.
Scritto da Francesca Ledda