Nemo propheta in patria. Se poi quella patria è l’Italia, stai certo che prima che qualcuno ti dia i giusti meriti sarà necessaria la tomba o, se tutto va bene, l’unanime apprezzamento estero. Per loro fortuna, i bresciani Aucan hanno riscosso tantissimo successo fuori dai confini nazionali. Merito di una proposta “azzeccata”, che mescola elettronica e attitudine rock fatta di bordate ritmiche e sospensioni rarefatte. Ma c’era proprio bisogno che i Placebo li scegliessero per aprire le loro date italiane, per farli conoscere “in patria”?
Scritto da Livio Ghilardi