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gio 21.01 2016

ren.con.tre: Paolo Icaro

Dove

Accademia di Belle Arti di Bologna
Via Belle Arti 54, Bologna

Quando

giovedì 21 gennaio 2016
H 15:00

Quanto

free

Incontro con l’artista allo scopo di suggerire ad alcuni studenti del Biennio di Arti visive elementi di riflessione sulla sua opera per la mostra di fine corso.

Paolo Icaro (Torino, 1936) esplora lo spazio: uno spazio da esperire col corpo, da misurare in senso fisico e mentale, da ricercare nel divenire del tempo. Uno spazio da raccontare, dove progetto e accidentalità, sacrale intimità e sottile ironia si fondono, conducendo la ricerca verso un continuo faredisfarerifarevedere della forma e del pensiero. Nei due decenni fondativi della sua ricerca – gli anni Sessanta e Settanta –, Icaro ha oltrepassato territori – in transito, negli anni Sessanta, da Torino a Roma, da New York a Genova, e più stabile, negli anni Settanta, oltreoceano, a Woodbridge nel Connecticut con permanenze in Italia ogni anno, nel periodo estivo. Ha esplorato materiali; ha forzato i confini del linguaggio scultura sino a raggiungere il grado zero per rifondare una nuova grammatica del fare. Fra il 1968 e il 1969 partecipa alle principali rassegne dell’avanguardia artistica internazionale che sanciscono l’affermazione di tendenze come l’arte povera, l’arte concettuale e la process art. Realizza infatti azioni al Teatro delle mostre, Galleria La Tartaruga, Roma (1968); a Arte povera più azioni povere, Amalfi (1968); è invitato a Op Losse Schroeven. Situaties en cryptostructuren, Stedelijk Museum, Amsterdam (1969); e a When Attitudes Become Form, curata da Harald Szeemann presso la Kunsthalle di Berna (1969). Recentemente ha esposto il suo lavoro nei più prestigiosi Musei internazionali in Italia e all’estero come la Fondazione Albizzini di Città del Castello, La Fondazione Prada a Venezia, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino, Laboratorio per le Arti Contemporanee a Teramo e il Metropolitan Art Society di Beirut, Ca’ Pesaro, Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Venezia, Fondazione Museo Miniscalchi-Erizzo, Verona; e in spazi privati come la galleria P420 e G7 di Bologna, Studio La Città di Verona, la Lorenzelli Arte e la Peep-Hole di Milano, la Alison Jcques Gallery a Londra.

Scritto da Salvatore Papa