Ryan Elliott ci tiene a essere il primo della classe. L’uomo che sostiene da anni che “L’unica cosa che conta è cosa esce dalle casse” e che “Esiste il momento giusto per ogni traccia” in una vita parallela potrebbe essere solo un ingegnere. Artista per Ghostly International, Perlon, Ostgut Ton e portavoce della techno più metodica di matrice berlinese, questa sera ritorna a Roma in tutta la sua precisione. Il pretesto è il debutto del Rebel al Quirinetta. Perché se c’è una cosa da riconoscere ai primi della classe, è che non fanno mai niente per caso.
Scritto da Martina Di Iorio