Solennità ed esoterismi scandinavi. I lunghi inverni del nord devono aver ispirato non poco l’arte musicale della svedese Anna Von Hausswolff. Il nuovo The Miracolous, quarto album in carriera, mostra tutta la sua abilità e versatilità sia canora che compositiva. Un disco intriso di sfumature di oscurità – gotica, classicheggiante, industrial, sacrale – arricchite da strumenti unici come un monumentale organo composto da 9000 canne, situato a Piteå. Cambiano i registri ma la dimensione, reale o interiore, è immutabile. Con la sua musica si entra in una notte senza fine. “Trenta giorni di buio” condensati in un concerto dove la luce e la salvezza sono riposte nelle sue mani, nella sua voce. Per fortuna al posto di morsi assassini e colate di sangue ci sarà solo un effluvio di emozioni.
Scritto da Matteo Quinzi