Negli anni Zero il modo più semplice per scoprire le proprie radici e chiarirsi le idee sulla comunità a cui si appartiene è prendere un aereo low cost, stare qualche giorno all’estero e specchiarsi nell’altro per differenze. Bertille Bak pensa che questo processo possa – e debba – essere realizzato anche attraverso l’arte. La sua arte. Ciò che fa è immergersi in una comunità, estrapolarne l’essenza attraverso racconti, oggetti, persone o edifici e poi riprodurre e cucire il tutto assieme. Una sorta di storyboard di un documentario realizzato attraverso video, disegni, installazioni e contributi audio. Alla Gallery Apart troverete alcuni tra i suoi lavori più rappresentativi, compresi quelli che riguardano Barlin, paese di minatori che ha dato i natali alla sua stirpe.
Scritto da Hattori Hanzo