Nowolf è un esperimento impulsivo, negazione programmatica di uniformità in un flusso di coscienza con sonorità anni novanta e spensierata malinconia dei primi duemila. Tra riff solidi ed echi di voci distorte il trio fa da Caronte per la dimensione più intima del poi e dell’altrove: canzoni da calci alle lattine sul marciapiede sotto la pioggia, facendo spallucce.