Uno che si fa chiamare “Analogue Junkie” per la sua avversione ai software è già tutto un programma (e scusate il gioco di parole). Kimmo Rapatti, questo il vero nome di Mono Junk, fai presto a capirlo, perché in quella terra desolata che è la sua Finlandia ha dovuto fare un po’ tutto da solo, mettendo le basi per una techno “nazionale” con la sua DUM records che se la giocava benissimo negli anni 90 con le produzioni di Daniel Bell, Basic Channel e Robert Hood, accanto ovviamente a Mika Vainio (Pan Sonic) e Tommi Grönlund (Sähkö Recordings). Minimal techno gelida e ipnotica tutta concentrata in quella che molti concordano essere la prima vera traccia di techno finlandese, “Melody Boy 2000 – Monotonous Fantastique”. Mono Junk è, invece, il suo progetto più solido e longevo, tornato dopo una lunga pausa con un paio di EP sull’acclamata Forbidden Planet e Skudge Records, dell’omonimo duo svedese. E stasera, ovviamente, ad Habitat.
Scritto da Leone Decimo