Il 2015 è stato un anno importante per le vecchie conoscenze di casa Rocket Recordings: Gnod e Teeth of the Sea gli hanno dato giù durissimo con due album di improvvisazione schizoide tra free jazz ed elettronica, mentre Hills e Hey Colossus hanno proseguito lungo la via della psichedelia, rispettivamente verso Oriente ed Occidente. Poi, a settembre, sul sito della label inglese, è comparsa dal nulla una band di nome Gnoomes. In un certo senso, anche qui trattasi di sperimentazione: vedere l’effetto che fa se si fanno ascoltare krautrock e My Bloody Valentine a tre giovani cresciuti in un paesino russo lontano svariate centinaia di chilometri da Mosca. Il risultato è quello stargazing utilizzato già ai tempi dei Föllakzoid, psichedelia cosmica che però non rinuncia né alle melodie vocali né alla distorsione. Pezzi che sembrano scritti sotto un cielo stellato, nel mezzo del nulla che circonda gli Urali. Preparatevi a fare loro spazio tra le mura di Sotto.