Oggi che i video stanno nel palmo di una mano, la profezia dei The Buggles di quando la televisione entrò nelle case d’Occidente resta non avverata. Nel suo saggio su come funziona la musica “How Music works”, David Byrne nota che in un tempo ipertecnologico si è tornati alla relazione con il pubblico. In questo stesso tempo, la radio vive la stessa condizione della perfomance live. Oltre le gourmanderie di Fede & Tinto, le pizze tropicali di Radio Deejay, i viaggi nel pop contemporaneo di BBC Radio1 e Babylon, per le radio indipendenti è una primavera permanente. Radio Banda Larga, una radio senza spazio fisico nel tempo dell’ascolto senza manopole, è più di una radio, è un manifesto di ri-appropriazione culturale. On Air si parte per viaggi di introspezione nel vuoto di questa epoca, si discute di letteratura musicale, si ascoltano battaglie di parole e poesia, insieme a tantissima musica. Nella notte del Bunker, ovviamente on air per chi non ci sarà fisicamente, i cinque anni della radio saranno musicati dalle atmosfere funk da Paradise Garage di Bounce FM, vera costola da party della radio, e dalla Tana del Cobra, TDC Palazzi. Video (did not) kill the radio star.
Scritto da Pietro Martinetti