«Mi interessa molto poco ciò che il pubblico pensa, la loro comprensione. Non ho messaggi da recapitare.» Questa è una frase di Than Hussein Clark. E non mi viene in mente modo migliore per descrivere una mostra che è dedicata al concetto di “Qualcosa che serve per rendere qualcos’altro più attraente, ma senza un fine preciso”. La locuzione latina Mundus muliebris si può tradurre infatti con “ornamento”, e il suo obiettivo è quello di mettere in relazione arte e moda, scopo versus senza scopo. A confrontarsi sul tema gli artisti londinesi T. H. Clark, Patrizio Di Massimo e George Henry Longly e alcuni atelier e fashion designer romani.
Scritto da Enrica Murru