In questo luogo di un’area di Torino storicamente abitata dalla classe operaia e oggi spazio di convivenza e sperimentazione della nuova Italia multietnica, si fa surf su un lago artificiale legati a uno skilift, si racchetta il padel, il mini tennis che si gioca a Santa Monica, Miami e alle Baleari, si coltivano le verdure e la frutta in una striscia di orti cittadini, ci sono classi di Yoga e meditazione, mercati di design, moda, luci, gioielli e si balla fino a dimenticarsi di andare a casa. L’idea embrionale era fare del Bunker, un’area industriale di tot mila mq nel cuore di Barriera di Milano, un caso di rigenerazione del quartiere. Oggi è certamente un luogo di rigenerazione dello spirito e un grande parco giochi della meglio gioventù di Torino. We Play The Music We Love, scuola di musica nata a Torino con spin off a Londra e Milano, ha trasformato il Bunker nella propria sala da ballo. D’inverno #RaveOn è una formula più underground, che evoca warehouse e ritmi più veloci; mentre d’estate si balla alla luce del giorno, una modalità più esotica con tanto di sedia sdraio già diffusa nell’ultima era delle dancehall technohouse. Oltre a indagare le direzioni della sperimentazione ospitando artisti dal mondo, We Play è un’etichetta e i suoi produttori, suonatori e adepti, un gruppo di rigenerazione della pista da ballo. We Play The Music We Love inaugura la stagione di open air al Bunker in formazione tipo con i resident – Marcelo Tag, Wood Step, il back to back Rills VS Emiliano Comollo, The Taste. Al contrario di come cantano i Righeira: l’estate sta arrivando.