La stagione del Dude decolla con il party “22 Light Years Of Planetary Funk Tour”. Il funk centra poco in realtà, se non come pulsione danzereccia sottopelle, in un delirium tremens indotto dalla techno marziale e totalizzante dei tre alieni in consolle che vi condurranno verso galassie lontane. Cerimoniere d’eccezione, infatti, sarà Planetary Assault System, moniker belligerante e distopico che nasconde l’incarnazione forse più spietata e visionaria di Luke Slater: un’istituzione in materia di trip techno senza ritorno (chi ha avuto la fortuna di perdersi nel vortice del suo primo EP datato ’93 e uscito su Peacefrog?). Ø [Phase] alzerà i vessilli della Token Records: altro veterano, altra garanzia. Ne abbiamo avuto conferma anche all’ultimo Atonal di Berlino. Tocca ribadirlo, dato che è stato definito a più riprese come uno dei più sottovalutati tra i producers in UK. La curiosità allora la conserviamo per il più giovane Lucy: il producer siciliano di stanza a Berlino ha fondato la label Stroboscopic Artefact (che spinge architetti della techno come Xhin) e fino a ora non ha praticamente sbagliato una traccia. Dopo due dischi sospinti da un motorik funereo e conturbante, per la terza prova – intitolata “Self Mythology” e uscita quest’anno – cambia leggermente registro e conferma un talento cristallino: profondamente ispirato dalle lezioni di musicoterapia e yoga del suo soggiorno berlinese, approda ad una ambient-techno mistica e sciamanica, che unisce i puntini dai Popol Vuh a Shackleton. Light Years? Verso l’Infinito e oltre.