Un duo messicano che esce per Sonic Cathedral. L’accoppiata potrebbe sembrare sui generis, l’immaginario afoso del centro America da una parte, l’eredità shoegaze con dna prettamente anglofono e glaciale – di cui l’etichetta è portavoce da oltre due lustri – dall’altro. E invece. Lorelle – alla chitarra elettrica, il tastierone vintage ma soprattutto al microfono, sull’onda lunga delle voci femminili oniriche in stile Trish Keenan dei Broadcast – e l’Obsoleto, aka Alberto González – alla batteria e altri effettoni- sono quel genere di psichedelia che distorce pezzi vari ed eventuali di generi – dal garage al dream pop – riuscendo a tirare fuori album (tre fino a oggi) sporchi, saturi ma pure allo stesso tempo armonici. L’ultimo disco si chiama Balance, tra i loro fan pare ci siano Henry Rollins e Peter Kember (!) e, puntualmente, quest’anno figuravano tra i nomi in prima linea al Liverpool International Festival of Psychedelia. Serve aggiungere altro?
Scritto da Mary Anne