Sono un ignorante. Lo ero anche e soprattutto quando incrociai un giovane pugliese che parlava veloce e con tante pause. Credevo fosse un wannabe, un parvenu, un arrivista dal MIDI facile. Ignoravo e ignoro un sacco di aspetti della produzione musicale in senso esteso, come del tufo e della taranta, e ignoravo il senso di tanta elucubrazione. Poi scoprii che lui era Fade, un cantautore elettronico. Fa questa cosa che registra poesie rarefatte e plenitudine sonora, sample e casse, e poi via, ecco l’ecstasy d’autore.
Sono un romantico ma non andrò a sentire il suo nuovo “Why Us”, suonato dal vivo in un bar dove l’amore è di casa: svuoterei il free bar insieme ai ricordi. Ad abbracciare Fade ci sarà anche il dj set curato da Beat Machine Records, label materna di questo dotato giovinastro, a ricordarci che il tutto è più della somma delle parti.
Scritto da Gatto Maroz