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mar 11.10 2016 – mer 16.11 2016

Fabrizio Bellomo - "Voglio essere una macchina"

Dove

Farmacia Wurmkos
Via Puccini 60, Sesto San Giovanni

Quando

martedì 11 ottobre 2016 – mercoledì 16 novembre 2016

Quanto

su appuntamento

Quando ci siamo conosciuti lo definivo “il mio amico regista”, perché avevo appena scritto una recensione per il suo film – L’albero di trasmissione – girato a Bari, la città da cui viene Bellomo. E lui mi diceva che avevo visto solo una piccola parte del suo lavoro. Sono stata poi invitata alla sua personale da Rossana Ciocca, Senza Titolo, dove Fabrizio Bellomo, artista visivo, presentava un video girato a Tirana e una ricerca iconografica legata al tema dell’identità sul web. Una tematica che a lui interessa molto, quella dell’umano, delle sue sembianze e di come riprodurle e che sviluppa attraverso il video, la fotografia, il disegno, a suo modo, e la performance, come nel caso di questo momento a Farmacia Wurmkos.
L’artista diventa una macchina, o almeno vuole provarci. Perché il lavoro ossessivo quasi compulsivo che implica la serie dei ritratti di volti di persone tratte dal web è un’operazione ripetitiva e meccanica. È un’azione da robot. Bellomo sceglie un’immagine, quella di un volto trovata in internet da fotografie segnaletiche, ne estrapola i colori singolarmente, dai colori i pixel e li riproduce su un foglio di carta a mano: i pixel sono diventati numeri, codici attraverso i quali la macchina riconosce ogni sfumatura, ogni comando. Ecco il passaggio: preciso, lungo, compulsivo appunto.
E l’artista lo rappresenta in prima persona, facendosi mezzo espressivo per la sua opera finale, come quella volta in cui, a Berlino, aveva imitato un frigorifero, emettendo un suono non umano.

Scritto da Rossella Farinotti