Dall’archivio di Zero

Quando al tuo nome si associa il termine “padrino”, o stai tenendo un pupo a battesimo, o sei un presunto criminale o hai inventato qualcosa di importante. Se Derrick May fosse stato il leader di una pop band o, addirittura, uno sportivo, oggi sarebbe famoso come The Edge o Carl Lewis. Ma il genere musicale denominato “techno” dopo 20 anni è ancora un genere “giovane” e di nicchia e spesso è una categoria grossolanamente sincretica nella quale far convergere qualsiasi musica venga prodotta dall’interazione tra uomo e macchina. Figlia della necessità di tradurre in musica l’antitesi tra sensibilità funk e inquinamento acustico urbano, la techno nasceva a Detroit verso la fine degli anni Ottanta quando il trio formato da Kevin Saunderson, Juan Atkins e May lanciò il singolo “Let’s Go”, diffondendo questo nuovo sound, oscuro, ipnotico, ripetitivo e, soprattutto, ballabilissimo. Per capire quanto le produzioni di Derrick May abbiamo “girato” il mondo, si pensi che il singolo “Strings of Life” che nel 1987 sancì ufficialmente la nascita di un nuovo sound è stato riproposto in più rework l’anno scorso diventando uno dei singoli più ballati della stagione. I love techno!

Articolo pubblicato su Zero nel 2006