I flutti inquieti di Theta, la marea dronica di Delta, le mostruosità abissali di Petra. Che si tratti di pseudo mitologia greca o quasi-verità, la narrazione sonora dell’uomo occultato dietro il cappuccio di yuta ha innegabilmente le sembianze del viaggio per mare e, in quanto tale, sembra comporsi di ricordi e reperti raccolti lungo la navigazione. Mai Mai Mai assembla i suoni disturbati provenienti dall’Egeo, l’eco delle liturgie pagane di un mondo antico, un’hauntologia sinistra dalle radici lontane. L’appartamento di Euphorbia accolglie i suoi droni elettronici, rumore bianco, accenni di cassa in quarti, frequenze basse dal ventre cavernoso del Mediterraneo arcaico.
Come al solito, scrivete a euphorbiaeuphorbia@gmail.com e aspettate Caronte alle h 22.
Scritto da Salvatore Papa