Paolo Nutini ha sempre voluto bene al nostro Paese. Un po’ per le origini da parte di padre, che gli ha affibiato un nome che non lascia dubbi sulle sui radici, un po’ perché da Buscaglione a Dalla ha sempre dichiarato di apprezzare il nostro cantautorato più eccentrico. E proprio questa strada ha intrapreso il folk-rocker scozzese, che dopo un album d’esordio col botto che lo ha portato a suonare con gente del calibro di KT Tunstall e Amy Winehouse ha atteso diversi anni per partorire Caustic Love, ultima fatica targata 2014. Tanto soul e influenze 60s, per un suono ormai maturo pronto da andare a cogliere.
Scritto da Danilo Di Capua