Dopo il mese rovente che sul finire del 2016 ha visto esibirsi fra le mura della galleria di via del Porto alcuni tra gli esponenti più sagaci dei circuiti di Not Not Fun, Orange Milk Records e Sublime Frequencies, il format multidisciplinare curato collettivamente da Islands, Communion e Artetetra ritorna in città con la promessa di nuovi giri di giostra in arrivo, le cui singole fermate verranno annunciate nell’evento di apertura del 26 marzo in Gallleriapiù. Il percorso all’insegna dell’esotismo e della contemporaneità riprenderà infatti con l’esibizione della giovane beatmaker canadese Phoebé Guillemot in arte RAMZi, astro nascente nel roster dell’etichetta Total Stasis di Elysia Crampton, con un viaggio a/r attraverso il suo bizzarro ecosistema sonoro in cui convivono elementi provenienti da pianeti distanti come dancehall e synthwave, cascate di beat alieni, atmosfere vibranti sature di suoni digitali e campioni odd, poliritmiche intricate e mormorii notturni. Probabilmente la sensazione più netta che si ha ascoltando RAMZi è proprio quella di trovarsi su un’astronave atterrata sul pelo d’acqua di un fiume amazzonico abitato da strane creature pigmee che ti fissano con i loro occhi enormi e verdi. Sapete che vi dico? Ci si trova anche a proprio agio. Ingannate il tempo e l’impazienza ascoltando un centinaio di volte tutti i suoi album, questa data è da segnare in bold sulla vostra guida intergalattica della musica sottotraccia.