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dom 02.04 2017

Woods

Dove

Bronson
Via Cella 50, 48124 Madonna Dell'albero

Quando

domenica 02 aprile 2017
H 22:00

Quanto

€ 15

Se pensate che quelle dei Woods siano solo innocue chitarrine psych-folk, beh, vi sbagliate di grosso. I suoni jangle e le melodie perfette disseminati di “luci e ombre” dei loro dischi sono soltanto un assaggio delle esplorazioni elettrificate, attraverso luoghi reali e immaginari, che il quintetto di New York conduce ormai con sapienza sul palco. Dal sole caldo e acido della California fino a qualche vicolo cupo e insidioso di Brooklyn, i pezzi dei Woods dal vivo hanno spesso la forma di lunghe jam dilatate, puntellate dal falsetto di Jeremy Earl. Brani sparati uno dietro l’altro, la Los Angeles amorevole dei sixties che si trasforma in un polveroso scenario western, chitarre twang che diventano circolari, visioni di Can e Grateful Dead in lontananza con i suoni acustici che di tanto in tanto subentrano a ristabilire un contatto con certe origini folk americane – e se non vi fidate, cercate su Youtube cosa riescono a combinare anche in acustico questi cinque, pure senza l’ormai solista Kevin Morby al basso. Lo spirito dei Woods, del resto, si riflette perfettamente nella storia della super DIY Woodsist – etichetta con cui Earl ha pubblicato in tempi non sospetti da Wooden Wand a Robedoor, da Sun Araw a Kurt Vile – mantenendo vivo il sacro fuoco dell’indie rock. Che i Woods siano una spanna sopra tanti gruppi “alternativi” americani nati nel corso dei Duemila lo confermano gli scorci inaspettati dell’ultimo album, City Sun Eater in the River of Light (penultimo in realtà, con l’arrivo del decimo Love Is Love nella seconda metà di aprile): psichedelia disciolta nell’ethio-jazz, groove eliocentrici zeppi di chiaroscuri, beat funk e reggae che magicamente non stonano dentro un disco che è pur sempre di una “band indie di Brooklyn”. Una di quelle, se non fosse ancora chiaro, che dal vivo non dovreste perdervi per nessuna ragione.

Chiara Colli

Scritto da Salvatore Papa