Archi, pianoforte, xilofono, campane, chitarre acustiche e voci femminili eteree: intimo eppure maestoso (fin dal titolo), il nuovo album di Entrance – all’anagrafe Guy Blakeslee – è un viaggio emozionale attraverso stati d’animo diversi, ma soprattutto un percorso a ritroso nel concetto di canzone. Book of Changes – marchiato dal sigillo qualità Thrill Jockey – passa attraverso panorami che vanno dal pop orchestrale a un cantautorato western polveroso, da sonorità vagamente esotiche tra gipsy e flamenco a chiaro scuri blues. Una dimensione che più che puramente psichedelica – come ci ha abituato con la band – è soprattutto spirituale. Che poi sempre di rito si tratta.
Scritto da Mary Anne