La proposta sonora di Giardino Magnetico si sposta nei territori della sperimentazione, un ambiente ibrido in cui il suono trova nel referente visivo la sua massima realizzazione. Dopo gli esotici viaggi astrali degli scorsi appuntamenti – o la riflessione sulla contemporaneità con il post-ambient di Sam Kidel – in Gallleriapiù atterrano due personaggi alieni, ma dal passaporto italianissimo. Il primo è Michele Mazzani, in arte Videobasic, che in collaborazione con Gabriele Fontini si presta all’esperimento sonoro, agglutinando suoni d’ambiente, minimalismo, musica concreta, alterazioni su nastro e canti folkloristici. Ne nasce un lavoro che spazia dal drone all’elettronica più acida, senza dimenticare l’anima minimalista che lo rende oggetto prezioso. Il secondo è Cris X, al secolo Cristiano Luciani, borgataro noise, terrorista sonoro, eminenza grigia del suono sporco della capitale. Per l’occasione mette le sue macchine al servizio della performance cinematica: la sonorizzazione de La Jetee – capolavoro distopico di Chris Marker già rivisitato da Terry Gillian – punta a creare una dialettica fra suono e immagine, un rumore bianco che si trasforma in armonia e impreziosisce la storia futuristica di Marker con la forza tellurica del drone. Un evento che aggiunge l’ennesimo tassello all’impagabile lavoro di Giardino Magnetico, capace di produrre e proporre avanguardia con poco.