Per qualcuno la danza è esternazione, per qualcun altro è contemplazione, per altri ancora è riscatto. Una cosa è certa: senza afflizione, non ci sarebbe una reazione e questo è il momento storico per ballare al meglio. Macao è la casa della sana celebrazione di tutte queste cose messe insieme, ma nel Dance Affliction la cordata massiva rappresenta un unico corpo che chiede giustizia per un inarrivabile quieto vivere. Lo sfogo è il movimento spinto da irrefrenabili compulsioni di irrequietezza che per una notte trovano la pace. Come la Piaga del Ballo del 1518 a Strasburgo, quando numerose persone iniziarono a ballare ininterrottamente per giorni e, dopo un mese di danze, molti di loro morirono sfiancati dallo sforzo fisico. Un immaginario cruento a cui nessuno con i fatti reali ambisce, ma il suono può trasportarci in questo sfogo distopico. Giunto al suo quarto appuntamento, dopo aver ospitato a Milano nelle edizioni precedenti, pilastri del raveing attuale come Samuel Kerridge, Christoph De Babalon, Lee Gamble, Ancient Methods, è il momento di dare il benvenuto alla storia della techno hardcore con The Mover, al missionario del suono freddo e tagliente made in UK e squisitamente hi-tech di Logos, alle chitarre post industriali dei Giant Swan, alle dantesche visioni infernali e jungle di Pact Infernal. E poi ancora: Kablam, Presente, HVAD e il resident dell’afflizione, Arcangelo. Dalle 23 alle 12, la tua messa di rave-cultura.