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gio 13.07 2017 – sab 12.08 2017

Maledetto romantico. Opere della collezione Enea Righi

Dove

Accademia di Brera
Via Brera 28, Milano

Quando

giovedì 13 luglio 2017 – sabato 12 agosto 2017
H 11:00 - 18:00

Quanto

free

Pratchaya Phinthong, Sleeping Sickness

Come amanti stanchi, rassegnati e vinti da un sonno eterno, i corpi morti di due mosche tse tse si stringono in un ultimo, tenero abbraccio. Quest’immagine, uno scatto rubato all’opera di Pratchaya Phinthong Sleeping Sickness, campeggia sulla locandina di Maledetto Romantico. Opere della collezione Enea Righi, progetto realizzato in occasione della terza edizione di Accademia Aperta che inaugura il 13 luglio presso il Salone Napoleonico del Palazzo di Brera. La mostra è il frutto di un lavoro di ricerca sul collezionismo nato dal dialogo tra molti interlocutori ed è curata, allestita e resa fruibile a bambini e famiglie, con percorsi educativi mirati, da un nutrito gruppo di studenti del Dipartimento di Comunicazione e Didattica dell’arte dell’Accademia di Belle Arti di Brera che, nel corso dell’ultimo semestre, ha operato sotto lo sguardo vigile di un comitato scientifico presieduto da Lorenzo Paini, curatore della Collezione, e composto dai professori del biennio. Cy Twombly, Amir Fattal, Andrew Dadson, Jonathan Horowitz, Pratchaya Phinthong, Andres Serrano, Carlos Garaicoa sono gli artisti da loro chiamati a rappresentare una delle più prestigiose raccolte d’arte contemporanea in Italia per metterne in risalto un’identità fortemente improntata all’emotività. Le opere, venate tutte di una punta di cupo esistenzialismo, sono scelte per la loro capacità di alludere alla natura melanconica del collezionismo, o forse, di perpetrarne e parodiarne i cliché. Così, le mosche dell’artista thailandese, estrapolate da quel processo creativo di indagine biologica e contestuale che le ha trasformate in opera, diventano metafora di un amore disperato che sfida l’ineluttabilità della morte e dell’oblio. Lo stesso amore in grado di stringere in un legame morboso di dipendenza e possesso, collezionista e collezione, e di mobilitare intorno loro un’intera comunità, quella artistica (della cui complessità, l’accademia si fa immagine), impegnata su più fronti a preservare il valore oggettuale e culturale dell’opera d’arte. Con il rischio, a volte, di porre al centro del proprio discorso, non l’oggetto della propria passione ma la passione stessa.

Scritto da Tommaso Gatti