C’è stato un tempo in cui deviare dalla tradizione del black metal era un peccato mortale, e bastava aggiungere le tastiere o rendere meno zanzarose le chitarre per far storcere il naso ai più. Negli ultimi anni, invece, sembra che il genere goda di miglior salute proprio quando prescinde dai suoi canoni musicali ed estetici: basti pensare alle influenze shoegaze degli Alcest e alla copertina rosa – sacrilegio! – dei Deafheaven. Un esempio ancor più calzante sono i francesi Celeste, nati sotto l’egida dello screamo e del post-hardcore e che solo in seconda battuta hanno inglobato preponderanti elementi di black metal e sludge in una proposta musicale personalissima e per questo giustamente osannata. Infidèle(s), il nuovo album del gruppo di Lione, esce a fine settembre. Per gustarsi qualche spoiler basterà andare al Trecentosessantagradi di San Lorenzo, dove insieme ai Celeste si esibiranno Hate&Merda e Naga, due tra le migliori realtà nel panorama estremo in Italia. Ai Tibia e Seventh Genocide l’onore di portare in alto il vessillo capitolino.