Un’istituzione americana, di quelle autentiche. E non fate quella faccia: per la valanga di reunion e ristampe che c’ha appioppato la “retromania” negli ultimi anni, stavolta non è il caso di snobbare il ritorno di una band alla quale la metà delle chitarre indie americane degli ultimi 30 anni deve qualcosa. Dopo un lungo periodo di riscaldamento attraverso i palchi di Europa e Stati Uniti – nel 2012 anche in occasione del trentesimo anniversario del capolavoro The Days Of Wine And Roses – Steve Wynn e i suoi The Dream Syndicate sono tornati quest’anno con il primo album dopo quasi tre decenni di silenzio discografico. How Did I Find Myself Here? vede i padri dell’alt-psych-rock californiano dei primi Ottanta, anche noto come Paisley Underground, in una forma strepitosa: chitarre ruggenti, divagazioni free form tra jazz e krautrock, testi visionari e addirittura la voce dell’indimenticata Kendra Smith su un brano da sogno. Fatevi un favore: ricordatevi di onorare le feste.
Scritto da Chiara Colli