Ossessionato dalle vicende sanguinose che segnarono la produzione di Zabriskie Point (sanguinose nel senso che i rapporti tra Antonioni e la Metro Goldwin Meyer furono tormentati, ma anche che ci furono risse infernali tra tutti), Tenaglia si ispira al lavoro incredibile di ricerca che Antonioni svolse per costruire la colonna sonora del film – commissionando pezzi ai Pink Floyd e ai Kaleidoscope ma poi bruciandoli senza riguardo e finendo bruciato a sua volta dalla MGM, che a tradimento infilò un brano di Roy Orbison – commissionando a sua volta tracce di musica elettronica, ambient o sperimentale. Questi i nomi: Mark Fell, Heroin in Thaiti, James Leyland Kirby, Will Long, Abul Mogard, Panoram, Akira Rabelais, Claude Speed, Telespazio.
Scritto da La Redazione