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gio 12.10 2017

MilanOltre Festival 2017

Dove

Elfo Puccini
Corso Buenos Aires 33, 20124 Milano

Quando

giovedì 12 ottobre 2017
H 21:00

Quanto

da € 28 a € 10 + d.p., abbonamenti € 60/36

Contatti

Sito web

Milanoltre è un appuntamento ormai “classico” per i danzofili milanesi (e non solo): appena superata la ragguardevole soglia dei 30 anni, è dal 2010 che grazie alla direzione di Rino De Pace ha ripreso smalto e vigore – sapendo costruire un programma sempre articolato ed interessante ma soprattutto sempre, e sempre di più, legato alla città che porta nel nome.

Per questo nel ricco cartellone di questa trentunesima edizione sceglierei di segnalare in particolare (oltre ovviamente a quelle di Martin Messier, Anne Thériault e ovviamente Anne Teresa De Keersmaeker) una presenza milanesissima: quella di Fattoria Vittadini, che proprio qui vedrà concentrarsi buona parte del proprio progetto It’s a little bit messy, nato per celebrare il decennale della fondazione di una delle più importanti (nonché tra le poche degne di nota) compagnie di danza attive in maniera continuativa in città.

Si parte giovedì 5 ottobre con To this purpose only, affresco in 3 quadri dedicato all’Italia di oggi e realizzato in collaborazione con il duo berlinese matanicola.

Si prosegue lunedì 9 ottobre, dopo la parentesi dedicata a Grip (progetto di Riccardo Olivier e Alex McCabe tra danza, video e musica – in programma nell’infaticabile fucina di Zona K dal 6 all’8) con Salvaje, nato dall’incontro con il coreografo spagnolo Daniel Abreu, selezionato attraverso il bando “C4C call for choreographer”.

Infine, giovedì 12 ottobre la Sala Fassbinder dell’Elfo Puccini, fondatore e sede storica di Milanoltre, ospiterà la prima nazionale di MY.TRUE.SELF.revisited, attualizzazione di un lavoro del 2011 scritto espressamente dalla coreografa israeliana Maya Weinberg per gli undici danzatori della compagnia – a dimostrare, se ce ne fosse ancora bisogno, la grande vitalità di Fattoria Vittadini e la capacità di muoversi in sorprendente sinergia con sguardi ‘altri’ senza perdere un briciolo della propria (potente) identità artistica.

Scritto da Matteo Torterolo