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ven 10.07 2015

Max Gazzè + Dente

Dove

Parco della Certosa
Corso Pastrengo 51, 10093 Collegno

Quando

venerdì 10 luglio 2015
H 21:00

Quanto

€ 15

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“Perché dai miei trent’anni ti aspettavi un uomo/col senso del dovere/perché chi s’innamora non deve dirlo a nessuno”. Era il 1997 quando Max Gazzè scriveva “Cara Valentina”, eppure è stato necessario il traino di Niccolò Fabi per far sì che l’Italia si accorgesse di quel menestrello dal cognome insolito. Ci sono canzoni che non hanno nulla da invidiare a certi film, nella loro capacità di fotografare epoche e fermarle in un verso, di rispondere ad un sentire comune e a dargli forma attraverso le note. Gazzè ha dimostrato, disco dopo disco, di essere un “regista” musicale dei nostri tempi, di riuscire a raccontarceli con quella capacità che hanno solo i grandi artisti di vedere sempre un po’ più in là. Mi domando se nello scrivere “Chiedo venia trovo un po’ esagerato/pagare tre volte un litro di benzina/sentirsi ridire con sorrisi di rame/che sono costretti dal mercato dei cambi” abbia mai pensato di precorrere gli amari tempi attuali, così lunghi. Di successo in successo, pur calcando più volte l’Ariston per arrivare proprio a tutti, (“Il timido ubriaco”, “Una musica può fare”, “Non era previsto”), non rinuncia in nessun momento alla ricerca, che tanto nei testi che negli arrangiamenti raggiunge una ricchezza, una complessità mai fine a se stessa. Stupisce un po’ che questa sorta di consacrazione tardiva, tra dischi di platino e bombardamento in radio, sia giunta poi con “Sotto casa”, pezzo che, come tanti suoi precedenti, sotto il motivetto da irresistibile saltello nasconde una profonda riflessione, in questo caso sulla spiritualità. Ma noi sapevamo già tutto, avevamo previsto quello che la musica di Gazzè avrebbe potuto fare. Sapevamo che “Ho lasciato scappar via l’amore/l’ho incontrato dopo poche ore/è tornato senza mai un lamento/è cambiato come cambia il vento”… fraseggio tanto semplice quanto suggestivo, sarebbe diventato qualcosa di molto più grande di un classico tormentone estivo.

Scritto da Daniela Scotto