Ammetto di nutrire un’insana passione per la Germania e i suoi prodotti (a parte il philadelphia ai crauti) – e probabilmente ho milioni di ricordi stracciacuore legati alle canzoni dei Notwist – ma sono certa di non essere la sola a catapultarmi ad ogni loro live capitolino piena di aspettative. In tutti questi anni hanno saputo reinventarsi e regalare sempre dei live coinvolgenti che strizzano l’occhio alla tradizione kraut della madre patria. Nell’ultimo anno sono usciti con due dischi: Close to the Glass (2014) che si pone in linea di continuità con le sonorità passate e la raccolta di colonne sonore The Messier Object (2015). Occhi lucidi e singalong assicurati.
Scritto da Rosa Pastena