Arianna Vanini inaugura la sua seconda mostra personale da Rossana Ciocca, Potenziale Immanifesto. Entrata nel mondo dell’arte con dei lavori al tempo stesso forti e delicati, delle mappature del sensibile nella forma di testi che tuttavia sono solo numeri che si leggono come se fossero dei testi,  con la nuova ricerca Arianna Vanini presenta altre due investigazioni sull’energia che si nasconde nella relazione col sé.
Lo spettatore si trova così davanti ad una prima installazione, “La verità in tasca”, centinaia di frottage che l’artista ha ottenuto chiedendo a persone sconosciute di copiare la propria chiave di casa, gesto rischioso ma che in realtà è una “verità” inutilizzabile a fini pratici restando puramente metaforica. Una valenza simbolica e fin troppo intima la ritroviamo in una decina di ritratti che Arianna Vanini ha eseguito con un software particolare (elaborato con l’informatico Giorgio Mancarella). Le sue foto catturano l’aura di persone, oggetti e situazioni e infatti vediamo un’emanazione luminosa di energia, che normalmente sarebbe invisibile ad occhio nudo. Provare per credere!