“Una ragazza casa e chiesa, è il tragitto che la frega”. Questo uno dei titoli che compare in “Burqa di Gucci”, uno dei primi video di M¥SS KETA. Mi sa che in quel percorso la nostra eroina della notte ha incontrato diversi piacevoli imprevisti che hanno trasformato quel tragitto nella strada del successo. Incontri ravvicinati con politici come Giuliano Pisapia, ai tempi sindaco di Milano, Daniela Santanché, con arrampicatori sociali come Fabrizio Corona, con soubrette di ogni generazione da Paola Barale a Belen Rodriguez, passando per Silvia Toffanin; con personaggi iconici come Amanda Lear e Paolo Fox, con gente della moda come Domenico e Stefano Gabbana, Miuccia Prada, Donatella Versace, l’hanno avvicinata al mondo che racconta nei suoi pezzi fatto di vizi, lusso, glamour, sesso, tanta musica elettronica e tantissima notte. Storie nate a Milano, ma che stanno facendo il giro di tutta Italia facendo diventare M¥SS KETA portavoce della milanesità anche oltre le Alpi, in Spagna e in Austria. C’era un buco nella notte che raccontasse un modo di vivere e di (voler) essere e M¥SS KETA, in un clubbing che spesso si prende troppo sul serio e che fagocita tutto nel tempo di un clic o di una classifica, è quel giusto livello di follia e non-sense che volevamo. È anche l’esempio che, credendoci davvero e coltivando le giuste amicizie, si può riuscire nei propri obiettivi. Per questo la spingiamo fin dall’inizio: su quel tragitto, una domenica mattina, l’abbiamo incontrata anche noi e non l’abbiamo più abbandonata.